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Martedì, 21 Maggio 2024

"A Corleone dove le piccole cose fanno la differenza e il silenzio e' dolo"

Pubblichiamo questa bella testimonianza di Elisa e Giulia, due ragazze ternane che hanno preso parte ad un Campo della Legalità organizzato da Arci a Corleone

campoCi sarebbe veramente tanto da scrivere sull’esperienza vissuta a Corleone con il progetto #liberArci dalle spine, cercheremo di fare ordine fra le idee che affollano la nostra mente ancora, dopo un mese di distanza.
Sì, perché dopo un mese le emozioni, lo stato d’animo e le idee sono ancora legate a Corleone, a Casa Caponnetto (la casa confiscata ai nipoti di Riina dove siamo state ospitate), ai terreni che abbiamo lavorato con tanta fatica, ma anche con tanta soddisfazione.
Siamo partite perché avevamo bisogno di vivere un’esperienza nuova, e anche per prendere consapevolezza di un contesto apparentemente così “lontano” da noi, ma in realtà più vicino di quanto possiamo credere, perché riguarda tutti.

Siamo partite perché volevamo aiutare, invece tutto questo ha arricchito noi.
Ogni giorno trascorso a Corleone è stato stimolante ed interessante, abbiamo imparato cose nuove, abbiamo stretto rapporti con persone provenienti da altre parti d’Italia, con cui lavorando e vivendo insieme siamo diventati “una grande famiglia”. È stato facile sentirsi a casa a Casa Caponnetto.
La mattina la trascorrevamo lavorando nei grandi vigneti sui terreni confiscati alla mafia, dove Franco (socio della cooperativa Lavoro e non solo) ci ha insegnato come ‘mpupare, tradotto: legare le viti. Nonostante la fatica, alla quale non eravamo abituate, è stato bello vedere come ognuno di noi è riuscito a dare il proprio contributo. La fatica si è trasformata in soddisfazione.
Oltre il lavoro nei campi, quei giorni sono stati anche di grande valore, umano e culturale perché abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare testimonianze di donne e uomini che hanno avuto a che fare con la mafia da vicino.
campoGiuliaNella voce e negli occhi di alcuni abitanti di Corleone, abbiamo notato la voglia di cambiamento, la voglia di riscattarsi da quell’etichetta troppe volte addossatagli per colpa di qualcuno che prima di loro, e ancora adesso, ha il dominio del territorio e lo gestisce a discapito dei cittadini onesti.
Visitare quei luoghi, Corleone, Cinisi, Palermo, Portella della Ginestra, calpestare quelle stesse strade, calpestate da chi ha lottato a costo della vita per la giustizia ti fa sentire veramente piccolo, ma con un potere enorme.
Ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose, partendo dai piccoli gesti quotidiani, come ci ha insegnato Ismaele La Vardera (giornalista Siciliano) “Le piccole cose fanno la differenza, il silenzio è dolo”
Consigliamo a tutti i ragazzi, che come noi, hanno voglia di acquisire consapevolezza del mondo che li circonda, che hanno voglia di crescere come cittadini e come persone nella costruzione di un futuro di giustizia, di partecipare ai campi della legalità, perché la visione all’alternativa mafiosa si crea così… sporcandosi le mani e vivendo attivamente nella società.
Abbiamo lasciato un pezzo del nostro cuore, in quella terra tanto bella quanto bisognosa di speranza, dove i passi di persone speciali hanno incrociato i nostri… questo ci ha fatto crescere.
Cogliamo l’occasione per ringraziare il presidente, i soci e tutti i collaboratori della Cooperativa “Lavoro e non solo” per l’impegno e la voglia che mettono tutti i giorni nel loro lavoro. Ringraziamo i ragazzi, i coordinatori e lo SPI CGIL che hanno condiviso quest’avventura con noi e che l’hanno resa oltremodo piacevole.

Elisa Annesanti e Giulia Marcelloni

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